Volontaria del Programma Alimentare Mondiale assiste alcuni ragazzi assetati
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Lions Club “Castel del Monte – Host”

Anno sociale 2006/2007

Presidente Umberto Fracchiolla

 

 

 

 

“I grandi temi della società e del mondo attuale, in special modo quelli di respiro internazionale”, questo è il grande impegno del Lions Club Castel del Monte – Host, sotto la Presidenza del dott. Umberto Fracchiolla, per l’anno sociale 2006/2007.

Nella serata del 6 ottobre ha avuto inizio quel filo ideale che unirà la maggior parte degli eventi  programmati: il tema del meeting ha riguardato il Programma Alimentare Mondiale (P.A.M.) e le emergenze umanitarie, a discutere il quale è stato chiamato il dott. Bronek Szynalski, Funzionario delle Nazioni Unite e Direttore del P.A.M.

Presenti all’incontro, oltre a un folto pubblico, anche il Presidente della 2a. circoscrizione, Lion dott. Franco Morgese, e il Delegato di Zona, Lion dott. Giuseppe Cicco.

La relazione tenuta da un relatore entusiasta in una lingua italiana quasi perfetta, viste le origini, ha suscitato forti emozioni in chi, al cospetto di una così alta e forte personalità, ha seguito con grande interesse.

Il dott. Szynalski ha introdotto l’argomento rivelando le motivazioni che lo hanno indotto ad intraprendere la carriera che lo ha portato a così grandi traguardi. Attraverso dolorose esperienze, che dalla nativa Polonia, durante il secondo conflitto mondiale, lo hanno costretto con la sua famiglia alla deportazione in Siberia e, successivamente allo conseguimento dello status di rifugiato, in giro per il mondo, ha vissuto e conosciuto personalmente le condizioni di arretratezza socio-economica e di disagio delle popolazioni povere di aree depresse del pianeta. Questo sofferto passato ha così plasmato la volontà di cooperare al perseguimento di obiettivi umanitari di aiuto ai paesi poveri attraverso funzioni assunte in seno alle NazioniUnite, un modo per esprimere la profonda gratitudine per tutti, governi, autorità e gente comune, grazie ai quali è sopravvissuto. Così nel lontano 1969 con entusiasmo ha accettato la proposta di lavoro del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite i cui uffici hanno sede a Roma, di cui è Direttore.

Szynalski ha illustrato il Programma e le sue funzioni: è la più grande agenzia umanitaria del mondo. Sorprende sapere che il P.A.M. non nasce dalla consapevolezza delle necessità di una organizzazione impegnata per la lotta contro la fame, quanto piuttosto dall’imbarazzo causato dalle montagne di alimenti accumulati nei magazzini dei paesi ricchi. Così questa risorsa è stata trasformata in mezzo utile per uno sviluppo economico e sociale dei paesi più poveri. Il P.A.M. quindi ha cominciato il suo lavoro nel 1963 con l’obiettivo di utilizzare le sue risorse per interventi di emergenza e progetti dove il cibo serviva come risorsa per raggiungere obiettivi più ampi come la scolarizzazione e lo sviluppo infrastrutturale: opportunità per i poveri di studiare o lavorare e avere accesso al cibo nello stesso tempo. E’ ormai il canale principale degli aiuti umanitari nel mondo, apprezzato per il suo impegno, la sua efficacia, la sua efficienza e la tempestività dei suoi interventi, diventando la struttura chiave e cardine nel settore del trasporto e della logistica. Gode attualmente del sostegno oltre che degli Stati Uniti anche della Comunità Europea e di numerosi altri Stati solidali.

Il relatore è poi passato ad illustrare con puntiglioso dettaglio tutte le attività del P.A.M. dalla sua fondazione correlando la sua relazione con immagini molto suggestive e toccanti.

Il P.A.M. è intervenuto nel sostegno attraverso il cibo ai lavoratori impegnati in grandi lavori infrastrutturali nei paesi del Terzo Mondo. In maniera più selettiva, l’impegno delle sue risorse è stato esercitato esclusivamente verso interventi d’urgenza e lotta contro la malnutrizione: in India e Cina, nel periodo 1960-70, mettendo in piedi un sistema di distribuzione del latte fresco; in Afghanistan, durante il dominio del Talebani “portando le ragazze a scuola perfino nel cuore del potere talebano nella città di Kandahar”. In quest’ottica lo sforzo del P.A.M. è stato costante e fermo nel sostegno della promozione del ruolo delle donne soprattutto nei paesi dell’Africa e dell’Asia dove sono ancora considerate utili come manodopera non retribuita e madri.

Interventi mirati sono stati effettuati, anche attualmente, nel Darfur, nel Chad, nel Pakistan colpito dal terremoto, nei paesi colpiti dal terribile tsunami, in varie zone dell’Africa, dal Corno d’Africa fino alla costa Occidentale e all’Africa australe e, finalmente, in Libano.

Attualmente il P.A.M. interviene ogni giorno in Darfur assistendo più di due milioni di persone, ad un costo annuale di 750 milioni di dollari, nel Corno d’Africa sfamando più di tre milioni, in Africa meridionale due milioni e seicentomila, in Afghanistan qualche centinaia di migliaia. In tutto è presente in 87 paesi, lavorando in accordo con altre agenzie dell’O.N.U. e con O.N.G.

Dopo trent’anni al servizio del P.A.M. Szynalski ha così fondato il Comitato Italiano per il P.A.M. con la funzione di far conoscere agli Italiani il Programma e la sua missione umanitaria. Il Comitato tanta inoltre di raccogliere risorse addizionali con contributi volontari che, a volte, dipendono anche dagli interessi di paesi donatori nel momento del lancio degli appelli.

Il dott. Szynalski ha così concluso affermando che “le necessità di quanti soffrono la fame sono al di fuori delle logiche socio-politiche e ancora oggi sono oltre 90 milioni gli affamati che il P.A.M. quotidianamente assiste e gli stanziamenti dei governi non sono sufficienti a coprire i costi che questa assistenza comporta. Per questo è necessario sensibilizzare tutti, cittadini, imprese e mondo associativo, nella lotta contro la fame, che in un mondo che si dichiara civile, non può essere ignorata o dimenticata” . E infine: “è interessante sapere che per nutrire un bambino e mandarlo a scuola per un anno intero, il P.A.M. spende 34 Euro. E’ nulla se paragonato alla possibilità di un futuro diverso che gli si offre a che di fatto si offre a tutto il mondo”.

Sotto scroscianti applausi si è concluso il meeting con un preciso impegno reciproco: tornare a parlarne insieme perché, come ha più volte sostenuto il dott. Szynalski, il Lions Club International è sempre stato vicino al P.A.M.  Da parte del nostro Club è stato ribadito dal Presidente Umberto Fracchiolla che sarà sempre vivo l’interesse per l’attività del P.A.M. ricambiando già da subito la stima e l’affetto di cui il dott. Szynalski ci ha voluto far dono. A sostegno di questa volontà il Club Castel del Monte – Host ha deciso di attivare il service “34 euro per 1 bambino” con la umile speranza di contribuire alla alta e nobile finalità alla quale il Nostro Amico si è dedicato.

    

                                                                                          Michele Mastrodonato

                                                                                                  Addetto Stampa

                                                                   Lions Club “Castel del Monte Host” – Distretto 108Ab