BOTTLE JAZZ — PALETTE KNIFE Oil Painting On Canvas By Leonid Afremov
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Inizia con una spensierata serata in allegria, il nuovo anno sociale del Club Castel del Monte Host, guidato da Riccardo Zinfollino, a ritmo di musica napoletana classica e moderna contaminata da ritmi jazz. La serata del 25 ottobre, presso la nuova sede del Club, la Tenuta Cocevola sulla Statale per Castel del Monte, ha ospitato un gruppo musicale condotto dal napoletanissimo, ma pugliese di adozione, Maestro Andrea Gargiulo ideatore del Progetto “Napoljazz”, iniziativa che coinvolge musicisti jazz e docenti che da anni diffondono la loro musica e la loro passione sia in Italia che all’estero.

In apertura il Presidente, visibilmente soddisfatto della nutrita partecipazione di soci ed ospiti, ha cercato di trasfondere nei presenti le riflessioni ricavate dal pensiero di famosi artisti e uomini di cultura ricordando con Luis Armstrong che il jazz non lo si può spiegare ma lo si deve vivere ed il jazz è un po’ come la vita: “viene meglio quando si improvvisa” (George Gershwin). Se poi “prendi la vita come viene, non solo stai meglio ma sei anche più felice (G. Armstrong).

Tra il Jazz e il lionismo ci può essere sintonia? Lo ha dimostrato il sassofonista americano John Coltrane secondo cui ”il jazz è musica che esprime gli ideali più alti, come la fratellanza; con la fratellanza non ci sarebbe povertà, e con la fratellanza non ci sarebbe nemmeno la guerra”.

La parola è passata quindi alla musica. Gargiulo ha iniziato al pianoforte la sua performance accompagnato da Mino Lacirignola alla tromba, Giorgio Vendola al contrabbasso, Fabio Accardi alla batteria e la vocalist Patty Lomuscio. Gli artisti hanno mirato al recupero della tradizione napoletana troppo spesso banalizzata e alla trasformazione, anche con riarmonizzazioni particolarmente ardite, dei classici napoletani in chiave Jazz. Brani, alcuni noti altri meno ma tutti estremamente significativi, del repertorio partenopeo riproposti in NAPOLJAZZ.

I presenti hanno apprezzato l’appassionante mistura tra le suggestioni che richiamano alla mente la napoletanità e le struggenti note della sua musica suonata e cantata con sapienza e talento dai musicisti.

Con “Tu si na cosa grand” si è aperto il concerto con l’omaggio alla grandezza del nostro Domenico Modugno e della “sua” Napoli, passando poi alla musica e alla poesia espressa da famose canzoni: “A vucchella” con i testi di Gabriele D’Annunzio, “Malafemmena” di Totò, “I’ te vurria vasà” di Di Capua, “O’ surdat ‘nnammurat”. L’orchestra ha anche offerto squarci musicali di una Napoli più moderna interpretata diversamente, soffermandosi su “Tu vuofà l’americano” con il gioco di Carosone tra l’umoristico scanzonato sarcasmo napoletano e la musicalità jazz americana, sulla delicata dolcezza di “Quando” di Pino Daniele regalata al grande Massimo Troisi per la colonna sonora di un suo film, fino a chiudere in allegria e vivacità con il brano di Martone “A città e Pulecenella”.

E con queste note briose si è chiuso il primo meeting che ha iniziato un nuovo anno sociale in maniera un po’ anticonformista, sicuramente diversa dal solito e molto ardita, ma che ha lasciato visibilmente contenti tutti i presenti, evidenziando una corale coesione che sicuramente tornerà utile per gli impegni futuri che attendono il Club e i suoi soci.

 

                                                                                    Michele Mastrodonato

                                                                                                          Addetto stampa

                                                                                               Lions Club Castel del Mont Host