Raffigurazione pittorica di un mercato arabo in Jaffa - Market in Jaffa Gustav Bauernfeind Germany, 1887
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Lions Club “Castel del Monte – Host”

Anno sociale 2007/2008

Presidente Michele Di Bari

 

 

 

Nella serata di venerdì 25 gennaio presso la Sala Monna Lisa in Corato si è tenuto un meeting, organizzato dal Lions Club Castel del Monte – Host presieduto dall’Avv. Michele Di Bari, all’insegna del “Largo ai giovani!”.

Il dottor Michele Petrone, figlio del socio nostro amico ed DO Natalino, Ricercatore Universitario dell’I.U.O. di Napoli su Studi sul Vicino Oriente e Maghreb, ha tenuto infatti una relazione, senz’altro insolita ma assolutamente interessante sotto molti aspetti, dal titolo Tracce e memorie della presenza arabo-islamica in Puglia, una carrellata sull’influenza culturale che l’Islam ha esercitato sulla nostra regione nel corso dei secoli.

Nella presentazione il Presidente Michele Di Bari ha evidenziato come sin dai primi secoli dell’Islam, il mezzogiorno d’Italia ha rappresentato il crocevia delle relazioni economiche e politiche che intercorrevano tra le due sponde del Mediterraneo. Il ruolo della Puglia e del “quasi Emirato di Bari è stato spesso misconosciuto. Le tracce della presenza araba sono ancora oggi presenti negli usi, oltre che nell’arte. Molte sono le testimonianze espressive di una vicinanza organica tra le due culture. Culmine di questo processo è stato il “nostro” Federico II. Ecco quindi che la presenza del giovanissimo ricercatore coratino viene a risvegliare interessi di ricerca retrospettiva sulle influenze che il nostro territorio ha subito nel corso della dominazione araba.

Ha quindi preso la parola il dott. Petrone che ha riccamente corredato la sua relazione con immagini che hanno dimostrato l’intervento della cultura araba sul tessuto storico-architettonico oltre che politico-sociale della Puglia. Vista la particolarità della relazione e le ricche citazioni si riporta un sunto dell’intervento del brillante relatore.

 

“La presenza arabo-islamica in Puglia è uno dei rimossi più evidenti della storia locale. Questo è comprensibile alla luce di molti eventi guerreschi e pirateschi che questa memoria lascia affiorare. Ma non è da sottovalutare, fra le possibili ragioni, la scarsità di testimonianze dirette ed immediatamente decifrabili.

Pochi infatti sanno, o ricordano, che nella prima metà del XI sec., a Bari, ci sia stato un emirato, con poteri effettivi derivatigli da Baghdad, sede del Califfo. Questo, come altri poteri simili, si installò nel Sud Italia fra le pieghe dei conflitti fra fazioni longobarde, sfruttando i contrasti per il possesso di questa o quella città, che erano chiamati a difendere, ma che spesso conquistavano.

La vita di questo emirato fu certo breve, solo 25 anni (847-872 d.C.). Ma le popolazioni che, per via di questa ed altre enclaves islamiche si erano installate in Puglia vi rimasero fino almeno al 1300, epoca della cacciata dei mori da Lucera. Una presenza, quindi, che, per almeno quattro secoli ha, in modo silenzioso, lasciato le sue tracce. Una delle più evidenti è nella Basilica di San Nicola a Bari, dove, il mosaico che circonda la cattedra dell’abate Elia, è composto da un motivo pseudo-cufico, i cui caratteri riprendono la forma del monogramma Allah.

Altre testimonianze simili si possono ritrovare nella Basilica-Cisterna del Cristo Benedicente, custodita a Gravina di Puglia, dove le aureole dei santi sono composte da motivi di lettere arabe intrecciate come nelle calligrafie.

Passando dal dominio delle lettere a quello dei simboli, una dei monumenti più importanti dell’intero mezzogiorno d’Italia, il Castel del Monte, ha, nelle sue forme ottagonali, un esplicito richiamo a costruzioni simili che, in varie parti dell’orbe islamico, simboleggiano un passaggio verso l’alto sul piano spirituale. Uno degli esempi in cui l’ottagono ha questa funzione, forse il più famoso e citato, è la Cupola della Roccia a Gerusalemme, che custodisce la Roccia, appunto, da cui il Profeta Muhammad ha preso il volo nella sua ascensione verso Dio. Ascensione che, in una delle sua tante forme letterarie, ha dato spunto a Dante per impostare alcune delle strutture fondamentali della Divina Commedia, scritta solo mezzo secolo dopo la morte di Federico II.

Restando nel dominio dei simboli, una traccia, o forse un legame, un filo teso fra noi e l’Oriente, è in una tradizione legata alla festività della Madonna del 15 di Agosto a Corato. Pur essendo diventato un concorso, resta ancora viva la pratica di creare una barca di cartapesta con dentro una luce che ne illumini i colori, che spesso da imbarcazione si è trasformata in semplice lanterna. Difficile individuare un legame immediato fra l’imbarcazione e Maria.

Per farlo si potrebbe fare appello ad una barca posta in cima al mausoleo di al-Rifa‘i al Cairo, che sostituisce la più comune mezza luna. Questo simbolo vuol richiamare un veicolo, un vascello che, aperto verso l’alto, ne ha ricevuto un dono e lo trasporta dentro di sé. Questo simbolismo della mezzaluna con i bracci rivolti verso l’alto, riconosciuto in modo unanime dalla tradizione spirituale islamica (e legato a quello della lettera nun ن che, come si vede, è una mezzaluna con un punto al centro) viene naturalmente sostituito, almeno nel caso in esame, da una barca, sormontata da un cerchio. Difficile giungere a conclusioni definitive, ma cosa vieta di pensare alla barca di Santa Maria come ad un vascello che porta dentro di sé una luce per il mondo? Non è forse questa la funzione propria di Maria tanto nel Cristianesimo quanto nell’Islam?”

 

Dopo la brillante e coinvolgente esposizione è stata ribadita dai presenti la necessità di dare spazio e iniziativa ai giovani nella speranza che possano essere essi stessi linfa per la crescita del mondo lionistico che proprio dei giovani ha bisogno per un suo rilancio più deciso.

 

                                                                                                         Michele Mastrodonato

                                                                                                                   Redattore 1a. e 2°. circoscrizione