Introduzione

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La Vostra fedeltà

brilla come stella intorno a noi e, invidiata da tutti i popoli, risplende nel mondo. Per questo noi, fra tutti i regni, abbiamo privilegiato il Regno del Sud come tesoro personale e come dimora speciale per la nostra abituale permanenza. Sicché noi, pur se investiti dal titolo sfolgorante di imperatore, non consideriamo inglorioso venir definiti come uno degli Apuli. E se, tutte le volte che i flutti dell’Impero ci chiamano, navighiamo fuori dei porti del Regno, ci sentiamo come esuli lontani da casa. E anche se ci attrae la particolare amenità dei luoghi – recinto esclusivo e glorioso, più piacevole di tutte le dolcezze del mondo – ci attira soprattutto l’aver sempre trovato i vostri desideri conformi ai nostri, e in voi e in noi un identico volere in tutto. Né dimentichiamo che, quando per tristi vicissitudini talvolta siamo scesi in basso, e quando infine, sollevati dalla fortuna, siamo saliti ai massimi successi, abbiamo sempre trovato la nostra Apulia ora triste nelle nostre avversità, ora esultante nei successi.

Federico II agli Apuli, da Lodi 4 gen 1238