Bal du moulin de la Galette - Auguste Renoir
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Lions Club “Castel del Monte – Host”

Anno sociale 2004/2005

Presidente Benedetto D’Introno

 

 

 

E’ stata una grande giornata!

Nel solco tracciato dal grande tema internazionale seguito anche a livello nazionale e distrettuale, il 9/10/2004 si è tenuta in Corato una grande kermesse dedicata ai giovani e al loro attuale disagio sociale che si manifesta soprattutto nelle dipendenze patologiche, una su tutte la droga.

Organizzata dal nostro Club si è svolto, infatti, un meeting diviso in tre appuntamenti, dal titolo “Giovani, quale futuro?” al quale hanno partecipato Mons. Pietro Gelmini (per tutti “don Pierino) fondatore e principale responsabile delle 250 Comunità “Incontro”, sparse per tutto il mondo, per il recupero e il reinserimento dei tossicodipendenti e il Sen. Prof. Alessandro Meluzzi, psichiatra, Direttore Scientifico della Scuola Superiore della Umanizzazione della Medicina della Regione Piemonte nonché Senatore della Repubblica. Agli incontri hanno presenziato il Sindaco di Corato Luigi Perrone, il Dott. Prof. Marcello Viola, Governatore del Distretto Lions 108 Ab, Benedetto d’Introno nostro Presidente di Club, in veste di padrone di casa, con la partecipazione di numerose autorità cittadine.

Al mattino don Pierino, autentico maratoneta della solidarietà e dell’assistenza ai giovani, e il Prof. Meluzzi, dopo una cerimonia ufficiale nel Palazzo di Città hanno trattenuto i giovani delle Scuole superiori di Corato coinvolgendoli in una conferenza sul tema della giornata. La vivacità dei ragazzi, così apprezzata dai due relatori, è stata progressivamente sopraffatta dalla vitalità che emergeva dal discorso di don Gelmini e dalla sapiente oratoria del Prof. Meluzzi al punto che tutti alla fine apparivano visibilmente commossi, affascinati, quasi stregati dalle vicende personali e di comunità vissute e raccontate da don Pierino, esperienze di sacerdote e di uomo alle prese con la disperazione della miseria e dell’abbandono. L’applauso finale dei ragazzi è stato l’ennesimo auspicio di liberazione e di riscatto per le sofferenze dei giovani di don Pierino; ed è proprio la convinta partecipazione dei giovani e il loro entusiasmo che alimentano la sua instancabile missione di recupero dei ragazzi in condizione di disagio. Dal canto suo, con il suo intervento di delicato ma efficace censore del mondo giovanile attuale, il Prof. Meluzzi ha discusso con i ragazzi in merito alla vacuità di contenuto di alcuni miti odierni trasmessi ai ragazzi tramite i mass media: “nell’Agorà costituito dalla televisione si consumano i miti e la false aspettative di tanti giovani che abbagliati dalla cultura del comparire e dei facili guadagni abbandonano le ferme e stabili certezze della vita quotidiana. Così chi non compare in TV, che sia “velina” o “amico di ……….”, è come se non esistesse”.

La parola brillante e coinvolgente di entrambi non è certo venuta meno nel pomeriggio, quando in un’altra sede si è svolta la parte centrale della manifestazione, alla quale ha presenziato l’On. Gabriella Carlucci. Questa volta, con il Club Lions “Castel del Monte – Host” unico padrone di casa, Don Pierino ha incontrato la gente comune in una affollata platea costituita anche da alcuni suoi “vecchi ragazzi” recuperati ad una vita normale e da genitori e parenti di attuali ospiti della Comunità “Incontro” locale.

In questa occasione è stata maggiormente manifestata la nostra funzione di Lions e il ruolo del nostro Club nel rispondere alle grandi domande che la società attuale ci pone. Vedere tanta gente coinvolta da questa nostra iniziativa, è stato un lusinghiero riconoscimento per tutti noi soci per lo sforzo di partecipazione e di presenza sul nostro territorio a sostegno di questioni esistenziali di estrema importanza; è stata, perciò, la celebrazione della convinta ed entusiastica aderenza del nostro Club all’impegno nei confronti dei giovani e dei loro problemi. Vedere tanta gente accorsa al nostro richiamo, raccolta intorno al nostro Club, e vedere il nostro Club, sia pure per una serata,

padrone di una grande “casa comune” nella quale l’impegno di fronte al disagio giovanile si è unito all’interesse mostrato per la nostra attività, ha riempito di gioia i nostri cuori e corroborato la nostra coscienza di uomini. E’ questa, per inciso, la strada che il nostro Club è impegnata a percorrere quest’anno sociale, coerentemente con il Service operativo nazionale 2004/2005 “I Lions e il mondo dei giovani – Young First”, votato, come è noto, all’ultimo congresso nazionale.

Quasi a voler rimarcare la bontà dei nostri intenti il sen. Meluzzi ha sottolineato il ruolo e lodato l’impegno dell’associazionismo nel rispondere alle grandi domande che la società ci pone e nel ridurre la forbice tra chi vive le situazioni di disagio e chi se ne occupa come associazione. Lo psichiatra Meluzzi si è quindi appassionato in una riflessione sociologica sul “Divenire per i ragazzi di oggi”: sembra che il mondo giovanile stia subendo una lenta involuzione forse perché piccolo e formato da pochi giovani, sempre meno numerosi, senza grandi aspirazioni, senza “gare agonistiche”; oggi i ragazzi crescono da soli collocati ai vertici di “piramidi di adulti” oggi sempre più adulti, sempre più anziani, in una società con un rapporto giovani/anziani ribaltato rispetto a non molti anni fa. I giovani di oggi, a parere del Professore, crescono più fragili, narcisisti, più vulnerabili di fronte a bisogni secondari e simbolici, soggiogati da una dispercezione prospettica dei messaggi imposti dai “media”. Più l’impatto con questi bisogni fantasmagorici aumenta più cresce la sensazione di scarsità di fronte ad essi, alimentando peraltro una oggettiva difficoltà di trovare “collocazione nel mondo”; aumenta così la consapevolezza di affrontare la “sfida della vita” in condizioni di precarietà. Questa precarietà li rende quindi psicologicamente più deboli e impreparati ad affrontare le grandi tentazioni della vita di oggi, impegnati piuttosto a coltivare utopie che difendono ad ogni costo anche ricorrendo alla violenza, specie quella contro se stessi.

Diventa allora importante mettere a disposizione dei nostri ragazzi tutta la nostra esperienza, tutto il nostro impegno nell’affiancarli nella sfida per la loro emancipazione morale: è il grande messaggio che noi Lions trasmettiamo agli altri non prima di essercelo ripetuto tra noi, è il senso del grande Service che siamo tutti chiamati ad assolvere!

Tutte queste considerazioni hanno trovato sostegno anche nell’accorato intervento di don Pierino che, stigmatizzando il ruolo educativo negativo sostenuto oggi dalla televisione con le sue prevaricazioni e dai messaggi sociali fuorvianti, ha evidenziato le difficoltà attuali dei giovani nel sostenere un impegno lavorativo, matrimoniale e familiare nel momento in cui soggiacciono alla schiavitù della tossicodipendenza. Questi giovani si affidano alla droga forse perché manca loro l’amore semplice che probabilmente i genitori attuali non sono più capaci di dare con sincerità e passione, l’arma evidentemente più efficace contro le fallaci tentazioni del mondo che li circonda. A volte ci sembrano incomprensibili ma così “sinceramente bugiardi o bugiardamente sinceri” quando ci mandano messaggi attraverso i loro comportamenti, magari affidando alla droga il compito di interpellarci per incitarci ad amarli e occuparci di loro perché, come dice don Pierino, “Chi ama ha cura!”

Alla fine della serata l’infaticabile don Gelmini con il suo “piccolo esercito di ragazzi”, insieme al suo illustre accompagnatore, ha incontrato i soci Lions del nostro Club nella accogliente e omai familiare cornice del Park Hotel Castel del Monte. Anche in questa circostanza don Pierino non ha mancato di affascinare i presenti trattenendoli conversando sulle sue esperienze di uomo di fede e di impegno sociale. Da parte di tutti noi soci e di parecchi amici benefattori, a ribadire la volontà di assolvere il compito al quale siamo stati chiamati quest’anno, è stata fatta una offerta in danaro, quale Service del meeting, onde sostenere l’opera che don Gelmini svolge ormai in tutto il mondo, una goccia nel mare di aiuti che vengono raccolti a favore delle Comunità “Incontro“, ma senz’altro un indelebile segno della nostra solidarietà e dell’affetto che da oggi nutriremo ancora di più verso questo grande uomo del nostro tempo.

 

                                                                                         Michele Mastrodonato

                                                                       Adetto Stampa Lions Club “Castel del Monte-Host”